Dizzy

  • Poesie per Bambini
  • Fiabe
  • Filastrocche
  • Ninna Nanna
  • Categorie
    • Recite e Lavori Teatrali
    • Lavoretti e Fai da Te
    • Feste e Tradizioni
    • Miti e Leggende
    • Canzoni e Musiche
    • Storia e Personaggi
    • Attualità

Olocausto

 Condividi 
0
Facebook
0
Twitter
0
Pinterest

L’olocausto è quel tremendo atto di genocidio, compiuto dalla Germania nazista e dai suoi alleati, nei confronti del popolo ebreo. Circa 6 milioni di ebrei sono morti, senza distinzione di sesso o età: giovani, adulti e tanti, tanti bambini.

Il 27 Gennaio si celebra in tutto il mondo la “giornata della memoria“, per non dimenticare quello che è accaduto e non permettere mai più a nessuna nazione, popolo o governo di perpetuare un genocidio

Per quanto questo tema sia difficile da affrontare, è importante parlarne con i ragazzi, per aiutarli a comprendere la storia e aiutarli a sviluppare un senso di empatia nei confronti di popolazioni disagiate o maltrattate a causa di pregiudizi. In questi casi le poesie, le fiabe e i racconti sono un valido aiuto per affrontare l’argomento olocausto con i bambini e i ragazzi.

Ferdinando Sessi, nel libro “Sotto il cielo d’Europa” edito da Einaudi Ragazzi, scrive:

Dachau, Mauthausen Auschwitz, Chelmno, Ravensbruck, Fossoli furono nomi uguali agli altri sulle carte e sulle guide turistiche. In realtà, come accadde per migliaia di città, villaggi e regioni dell’Europa nazista e fascista dal I933 al I945, essi nascosero un orribile segreto: campi di lavoro forzato, di tortura e di morte nei quali scomparvero milioni di esseri umani e tra essi bambini e ragazzi. Oppositori del nazismo o del fascismo di ogni nazionalità, zingari o ebrei giovani che furono prigionieri dei lager e dei ghetti, seppero a volte più degli adulti combattere e resistere fino all’ ultimo. Molti di loro sono scomparsi dalla faccia della terra senza lasciare traccia e nemmeno il nome; di altri ci resta un frammento di storia o una fotografia sbiadita. Pochi sono i sopravvissuti. Inseguendo le vicende e la breve esistenza di otto di loro questa sezione vuole ricostruire la vita quotidiana di alcuni dei maggiori luoghi di internamento o di annientamento che le dittature nazista e fascista istituirono in Europa contro i civili a tutela della «razza pura e padrona» che si proponeva di eliminare tutti i diversi. Bambini e bambine, ragazzi e ragazze che lottano, di cui colpisce sempre la vitalità e il desiderio di futuro, ma che fin da subito subirono una violenza senza eguale: la distruzione della loro giovinezza.

Nei lager e nei ghetti dopo soltanto alcune ore di prigionia per chiunque veniva meno la possibilità di riconoscersi come essere umano: spogliati di tutto, rasati, privati di ogni effetto personale, unico legame rimasto con il passato, gli internati erano sottoposti ad attese snervanti cariche di incertezza, a insulti, percosse e a una serie di trattamenti più o meno logoranti ,la ricerca spasmodica del cibo sempre insufficiente, le latrine comuni, la sporcizia… Chi reagiva ai maltrattamenti o cercava di prestare aiuto a un compagno veniva picchiato selvaggiamente. Fin da subito i prigionieri si rendevano conto della loro totale impotenza a fronte di una completa dipendenza da un potere assoluto che incombeva minaccioso sul loro fisico e sulla loro anima. Il primo atto di violenza subito, il primo colpo ricevuto facevano crollare anche negli uomini e nelle donne più forti l’ idea della invulnerabilità del proprio corpo e la speranza di trovare aiuto nel momento del bisogno. I figli venivano separati dalle madri e dai padri, i ragazzi e le ragazze dai fratelli, dalle sorelle e dagli amici. Tutto era possibile e tutto poteva accadere inaspettato e senza motivo. La morte era a pochi passi e a ogni istante faceva sentire il suo gelido alito sui corpi martoriati dei prigionieri. A noi che oggi ne ripercorriamo la storia i protagonisti di questa sezione non sembrano bambini o ragazzi, piuttosto uomini e donne immersi in un oceano di sofferenza e di dolore. Non giocano non sanno più come fare a divertirsi, hanno dimenticato ogni curiosità e ogni slancio tipici della primavera della vita. Pensano il più delle volte a sopravvivere e a resistere e sanno che mai potranno trovare un farmaco o un chirurgo capace di estirpare dal loro cuore il male che hanno subito e visto.

Qui di seguito del materiale utile per parlare con i ragazzi a casa, a scuola o in associazioni.

  • Poesia C’è un paio di scarpette Rosse
  • Poesia Se questo è un Uomo
  • Poesie di Anna Frank
  • Poesia Auschwitz

 

Dic 16, 2016Redazione
Riassunto
Autore
Il Sindaco
Data
2016-12-16
Titolo
Olocausto
Voto
51star1star1star1star1star
 Categorie 
  • Attualità (42)
  • Canzoni e Musiche (5)
  • Feste e Tradizioni (44)
  • Fiabe (57)
  • Filastrocche (8)
  • Lavoretti e Fai da Te (12)
  • Magazine (16)
  • Miti e Leggende (24)
  • Ninna Nanna (9)
  • Poesie per Bambini (15)
  • Recite e Lavori Teatrali (7)
  • Storia e Personaggi (15)
 Tag 
natalecarnevalebefana - epifaniapoesie olocaustofavole gianni rodarisanta luciaPoesie Scritte dai Bambinifiabe di halloweenfilastrocche festa del papàfesta a tema me contro terecite natale2 novembre
Il Paese dei Bambini che Sorridono
Il Paese dei Bambini che Sorridono è una raccolta di materiale utile per chiunque trascorra molto tempo con i bambini.
 Recenti 
5 consigli per prendersi cura della dermatite atopica nei neonati
Giocare imparando strumenti educativi per i più piccoli
Giocare imparando: strumenti educativi per i più piccoli
memories
Viaggi in famiglia e album: ecco come raccogliere i momenti migliori
© Il Paese dei Bambini che Sorridono

Usiamo i cookie per fornirti la miglior esperienza d'uso e navigazione sul nostro sito web.

Puoi trovare altre informazioni riguardo a quali cookie usiamo sul sito o disabilitarli nelle .

Panoramica privacy

Questo sito web utilizza i cookie per potervi offrire la migliore esperienza d'uso possibile. Le informazioni contenute nei cookie vengono memorizzate nel browser dell'utente e svolgono funzioni quali il riconoscimento dell'utente quando torna sul nostro sito web e l'aiuto al nostro team per capire quali sezioni del sito web sono più interessanti e utili per l'utente.

Cookie e privacy policy

Cookie strettamente necessari

I cookie strettamente necessari dovrebbero essere sempre attivati per poter salvare le tue preferenze per le impostazioni dei cookie.

Se disabiliti questo cookie, non saremo in grado di salvare le tue preferenze. Ciò significa che ogni volta che visiti questo sito web dovrai abilitare o disabilitare nuovamente i cookie.

Cookie di terze parti

Questo sito Web utilizza Google Analytics per raccogliere informazioni anonime come il numero di visitatori del sito e le pagine più popolari.

Mantenere questo cookie abilitato ci aiuta a migliorare il nostro sito Web.

Attiva i cookie strettamente necessari così da poter salvare le tue preferenze!